Uve e vini

COL FONDO e QVÈ,

i nostri progetti di recupero e valorizzazione.

Nei vigneti di Ca’ Del Faggio sono presenti diverse piante di età superiore ai 100 anni, riconducibili all’originaria selezione dei vecchi vitigni locali.

Il nostro intervento di recupero e conservazione si propone di identificare il materiale genetico presente in azienda attraverso la moltiplicazione di viti sane che andranno a sostituire quelle morte o malate. Il lavoro di moltiplicazione dei biotipi di viti vecchie prosegue annualmente.

La seconda fase del progetto avverrà con la realizzazione di un vigneto estensivo che recupera gli elementi della tradizione viticola familiare.

Dopo numerose osservazioni ed esperienze dirette, considerando anche l’opinione di professionisti autorevoli nel settore, ci è possibile affermare che le viti vecchie consentono di produrre un vino qualitativamente migliore di quello prodotto dalle viti giovani.

Questo accade poiché le viti vecchie, grazie al loro equilibrio vegeto-produttivo e alla minore vigoria, accumulano nel grappolo una maggiore quantità di elaborati e composti nobili durante la maturazione.

Conservare la biodiversità, per la vite, assume particolare importanza in considerazione del profondo legame culturale fra vino e territori, dato il millenario bagaglio di storia e tradizione.

Entrambi i nostri progetti, COL FONDO e QVÈ, hanno l’obiettivo di conservare la biodiversità tutelando le caratteristiche di qualità e tipicità del nostro territorio.

“PROSECCO SEGAT”

Registrato nel Catalogo Nazionale dei vitigni scomparsi.

Nei nostri vigneti ne abbiamo ancora diverse piante e fanno parte, insieme agli altri 6 biotipi locali, del nostro progetto di recupero e conservazione dell’originaria selezione dei vecchi vitigni.

“PROSECCO SEGAT”

Registrato nel Catalogo Nazionale dei vitigni scomparsi.

Nei nostri vigneti ne abbiamo ancora diverse piante e fanno parte, insieme agli altri 6 biotipi locali, del nostro progetto di recupero e conservazione dell’originaria selezione dei vecchi vitigni.